L’ultimo messaggio del sommergibile Titan prima della sua tragica implosione nel giugno 2023 e le rivelazioni emerse dall’indagine.
Il sommergibile Titan, protagonista di una delle tragedie marine più seguite degli ultimi anni, ha inviato un messaggio enigmatico poco prima di scomparire nel giugno 2023: “Qui tutto bene”. Questo breve testo è stato l’ultimo segnale inviato dall’unità prima di perdere definitivamente i contatti con la superficie. L’implosione del sommergibile ha portato alla morte dei cinque membri dell’equipaggio, incluso Stockton Rush, CEO e co-fondatore di OceanGate, la società che gestiva il Titan.
La vicenda ha scosso profondamente l’opinione pubblica, suscitando una vasta eco mediatica. Le ricerche del sommergibile, condotte in condizioni estreme nelle profondità dell’Atlantico, hanno tenuto il mondo col fiato sospeso per giorni. Il caso è stato analizzato durante un’udienza investigativa della Guardia Costiera americana, tenutasi a Charleston, South Carolina, dove sono stati forniti dettagli cruciali sugli ultimi momenti di comunicazione.
L’ultima comunicazione e la fine del Titan
Durante la discesa verso il relitto del Titanic, obiettivo dell’esplorazione, il Titan comunicava con la nave di supporto, la Polar Prince, tramite messaggi di testo. Alle numerose richieste di aggiornamento sulla profondità e lo stato del sommergibile, l’equipaggio ha risposto con un laconico “Qui tutto bene“. Questo messaggio si è rivelato l’ultimo scambio prima dell’interruzione improvvisa delle comunicazioni, seguita poco dopo dall’implosione del sommergibile.
L’indagine condotta dalla Guardia Costiera ha rivelato che lo scafo del Titan non era stato sottoposto a controlli esterni indipendenti. Un dato preoccupante è emerso riguardo alla manutenzione del sommergibile: l’unità aveva trascorso sette mesi all’aperto, esposta alle intemperie, tra il 2022 e il 2023, senza essere sottoposta a test di sicurezza rigorosi.
Le implicazioni per il futuro delle esplorazioni sottomarine
Il disastro del Titan ha sollevato importanti interrogativi sulla sicurezza delle missioni sottomarine commerciali e private. In particolare, si è acceso un dibattito sul ruolo delle normative internazionali e sulla necessità di verifiche esterne per garantire la sicurezza degli equipaggi.
